mercoledì 20 ottobre 2010

Eritro: ma quanto è difficile "discutere animatamente"???

Nel precedente post ho parlato di come ogni tanto pretendiamo veramente troppo da noi stessi, di come basterebbe ridimensionare il tiro per trasformare una tragedia in una situazione piacevole (addirittura??? Molto spesso si, provare per credere).

Oggi invece ho voglia (bisogno?) di parlarti di una cosa che mi è successa oggi e che in generale mi capita di rado, ma che ogni volta che succede mi fa capire cos altro tremendamente odio dell'eritro: l'arrossire durante una discussione o una litigata.

Come ti dicevo, mi capita veramente di rado di litigare, di "sbottare", questa volta mi è successo nei confronti del mio responsabile, per ragioni non importanti, nè tantomeno è importante sapere chi dei due avesse più ragione dell'altro: la cosa degna di nota è che come al solito in queste occasioni, preso dall'agitazione ho trasformato il mio collo in una lampadina fluorescente ed incandescente.
Anche il viso a dirla tutta ha subito qualche cambiamento degno di nota, ma è soprattutto il collo, il mio vero tallone d'achille. In quei casi mi fisso sul fatto che la persona che ho davanti mi percepirà come un debole, come un povero emotivo che si agita per ogni cosa, non certo un "degno avversario" per una sfida.


Avversario? Sfida? La verità è che in questi casi la cosa importante non è tanto il colore del nostro viso o del nostro collo ma il fatto che abbiamo completamente perso il controllo: non siamo in mezzo alla giungla e, fortunatamente, non è in gioco la nostra vita, quindi tutta questa rabbia per quello che sta succedendo, l'odio e l'astio verso l'altra persona sono veramente esagerati.
La situazione comincerà a prendere una buona piega solo se riusciamo a tranquillizzarci e proviamo a ritrovare un confronto decente e civile. Il fatto di tornare su registri più rilassati, inoltre, rallenta la circolazione sanguigna e affievola man mano il rossore generale.

Di nuovo, quindi, un consiglio che mi permetto di darti (mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensi) è:
  • Quando in una discussione ti rendi conto di star diventando una lampadina, invece di fissarti sul rossore, prova a chiederti se non stai esagerando, se non stai affrontando la situazione in un modo troppo aggressivo e quindi inutile e prova a rilassarti. Come sta a te, puoi riportare alla mente un'immagine felice (la visualizzazione è una tecnica molto utile e potente), oppure puoi usare una tecnica di respirazione, o pensare a qualunque cosa ti faccia stare bene.
    Già, potresti obbiettare tu, ma se l'altro continua su toni aggressivi, io devo fare altrettanto, devo difendermi! Già, ti rispondo io, perchè noi siamo bestie obbligate ad una certa azione a reagire con una determinata reazione (urlare, sbraitare, imporsi...): la verità è che fortunatamente siamo esseri umani con uno dei doni più grandi del creato, possiamo scegliere. Possiamo scegliere di aspettare il momento migliore per ribattere, possiamo scegliere di cambiare registro, possiamo scegliere di cercare di capire il punto di vista dell'altro, possiamo scegliere di dirgli che non intendiamo continuare la conversazione per mille motivi. Possiamo scegliere quello che ci pare e, in generale, la scelta peggiore è rispondere da aggressivi ad una provocazione aggressiva.
Oggi mi sono dilungato un pò di più, ma ritengo questo un interessante argomento ed un valido spunto di riflessione. Quindi aiutami a rifletterci su e fammi sapere la tua!

Buona serata,
  Giacomo   Sottoscrivi SchiettaMente!

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