mercoledì 17 novembre 2010

Eritrofobia: Sensibilità ed Empatia

Nel precedente post ho parlato di quanto sia importante il confronto con le persone che consideriamo veri amici, come sia liberatorio parlare dell'eritrofobia con chi ha voglia di sentirci e magari di darci un consiglio spassionato ed esterno.

Oggi spero di cominciare a farti capire che l'eritrofobia non ha solo aspetti negativi ma anzi, ne nasconde molti anche positivi, che ci rendono persone speciali ed apprezzate dalle persone che ci stanno intorno, sebbene spesso non ce ne accorgiamo (anzi, spesso neghiamo l'evidenza...)

Le persone eritrofobiche sono anche persone sensibili, abbiamo cioè una predisposizione a sentire in modo particolarmente intenso emozioni, sentimenti ed affetto. Siamo più soggetti ai gesti ed alle parole che ci vengono rivoli, spesso qualcosa che lascerebbe un'altra persona indifferente ci fa sentire al settimo cielo o col morale sotto le scarpe.
E se ti stai chiedendo cosa ci sia di positivo in tutto questo io ti invito a pensare quanto sia bello godere di ogni situazione che ci si presenta, piuttosto che rimanere impassibili ed estranei  alla vita. Goderti la vita ed imparare da essa, anche a seguito di un periodo di sofferenza è decisamente meglio che affrontare ogni cosa come fossimo delle statua di sale.

L'Empatia, è una delle qualità che più apprezzo (è piuttosto rara in realtà :P): è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando. E' una capacità molto importante, ti permette di entrare in sintonia con l'altra persona, di capire prima di molte altre persone i suoi bisogni e cosa si aspetta da te in un certo momento.


L'empatia è certo una qualità con cui si nasce ma può anche essere sviluppata, e questo spesso capita in persone che hanno vissuto situazioni complicate e molto intense come capita sovente a chi soffre di eritrofobia. Pensaci, a te capita mai di trovarti in sintonia con una persona che sta vivendo un problema? Di aver voglia di ascoltarla e di darle dei suggerimenti in modo che possa superare quella situazione? Di evitare di dirle cose sconvenienti o che sai possano farla star peggio.
Questa, sebbene possa sembrarti una qualità comune e poco importante è in realtà un dono che pochi hanno, la maggior parte delle persone pensa ai propri interessi e non ha tempo per calarsi veramente nei panni dell'individuo che hanno davanti.

E tu, ti ritieni Sentibile, Empatico o entrambi? Pensi che le esperienze che hai vissuto ti abbiano effettivamente reso una persona speciale, meno insensibile di molte delle persone che popolano questa terra?
Non vorrei sembrarti esagerato: non sono solo gli eritrofobici ad essere Empatici, secondo me però è questa una qualità che si sviluppa soprattutto nelle persone che nella loro vita hanno dovuto superare situazioni difficili. Noi eritrofobici entriamo in questa categoria :D

Hai già letto gli altri post sull'Eritrofobia? Li trovi qui di seguito, clicca sui link:
 - Eritrofobia... Faccia a Faccia
 - Eritro, quando mi da più fastidio?
 - Eritrofobia ed Esagerazioni: non sei perfetto
 - Eritro: ma quanto è difficile "discutere animatamente"???
 - Eritrofobia: Stanchezza, Stress, Fatica
 - Eritrofobia: Mah, quasi quasi...
 - Eritrofobia: Virtù, Talenti e Vecchie Paure
 - Eritrofobia: I Veri Amici
 - Eritrofobia: Sensibilità ed Empatia
 - Eritrofobia: Non dimenticare i lati positivi
NEW!!! - Migliorarti Ogni Giorno: Passa all'azione SMETTI con le scuse

Buona serata,
   Giacomo  Sottoscrivi SchiettaMente!

8 commenti:

  1. io mi ritengo sensibilissima ai massimi livelli, empatica anche assolutamente!!! solo che Giacomo, a volte non vedo queste come qualita'...ma come compagni di vita sconvenienti...sopratutto quando serve essere forti in molte occasioni e sopratutto perchè a volte conviene prendere la vita per come viene...senza stare la' a fissarsi...la domanda che mi pongo è come potrei fare l'avvocato io che studio giurisprudenza con questi "difetti"..certo la sensibilità potrebbe aiutarmi in molte occasioni...l'intuito, l'empatia...ma dall'altra parte mi sarebbero solo d'intralcio...la mia eritrofobia è un intralcio alla mia carriera nell'avvocatura...che oggi credo di lasciar perdere per fare posto nn so a cosa!
    ma d'altra parte è bene essere concreti e realistici...la sensibilità è una dote che oggi in um mondo frettoloso e cinico va abbandonata, se si riesce, la' nel mondo di biancaneve!

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  2. Io credo che una tra le cose più importanti nella vita di ogni essere umano siano i propri sogni. E se un sogno è veramente importante deve diventare un obbiettivo: l'obbiettivo va perseguito, curato, occorre fare sacrifici per esso, rinunciare a qualcos altro se necessario, difenderlo da chi pensa di sapere cos è meglio per noi.
    Se vuoi fare l'avvocato, se hai voglia di studiare per diventarlo, se ti carichi all'idea di entrare in aula, insomma, se diventare avvocato è il tuo sogno ed il tuo obbiettivo inseguilo, non permettere a falsi problemi di intromettersi. Ancora meglio, non permetterti di usarli come scusa, se lo farai, troverai altre scuse per lasciare cadere altri obbiettivi che ti prefiggerai nella vita.

    Insomma, l'avvocatura è il tuo futuro? Combatti con i denti, con tutta te stessa, impara come affrontare ogni ostacolo che ti si para davanti e preparati a diventare avvocato.

    Buona fortuna :D

    PS. La Sensibilità è un dono, non è un difetto: come ti senti quando, raramente, ti trovi a contatto con una persona sensibile? Veramente preferiresti che quella persona fosse "concreata e realista"? Io decisamente no.

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  3. Comunque Giacomo...ora forse spostero' un po' l'attenzione su un altro argomento...io ho provato molte soluzioni "concrete"per cercare almeno di nascondere fisicamente questo problema, ed una di queste è stato "l'autoabbronzante" che sicuramente molti di noi hanno provato!
    beh ho scoperto che nasconde abbastanza bene il rossore dato che sei rossa o meglio scura già grazie a lui!!!
    Il problema però anche se fisicamente nascosto, continua a resistere ancora...allora io da ciò hao capito una cosa: che seppure il "difetto" non c'è, sento che la ferita dentro persiste quasi come se si fosse inchiodato nella mente più che sulla pelle! E allora cosa vuole dirci questa eritrofobia? Talmente potente da farci da sentinella anche quando non c'è nulla da temere???

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  4. E' proprio così secondo me Daniela: per superare l'eritrofobia non basta eliminare il rossore, è una questione di autostima, di come ci percepiamo, di quello che pretendiamo da noi, di come crediamo gli altri ci vedano...
    Per questo spesso insisto sul "lavoro interiore", secondo me è l'unico vera via per superare l'eritro ed aumentare la qualità della vita.

    Poi, qualunque sistema ci faccia sentir meglio è bene accetto, per esempio io mi sento molto più a mio agio quando posso indossare gli occhiali da sole. E' una cosa che in realtà ho notato essere comune a molti eritrofobici: il fatto di coprire almeno gli occhi ci rende più sicuri e tranquilli.

    Buona serata,
    Giacomo

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  5. ahhh si vero giacomo! gli occhiali da sole!!!
    cmq posso dire con certezza che l'autoabbrozzante(quelli buoni ovviamente...che ti danno un bel colorito naturale..se vuoi te lo consiglio pure quale) fa parecchio bene..sopratutto a voi maschietti che nn potete fare altro...poi ognuno ha i suoi problemini...per cui il malato di cuore prende l'aspirina, noi l'autoabbrozzante...che almeno camuffa e con 20 euro ogni tanto riesci ad uscire senza tanti problemi...poi l'autostima, la sicurezza verranno col tempo..e l'eritro ho sentito che si "calmera'" col tempo e la rassegnazione!!!

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  6. Sto pensando di scrivere un post con i "trucchi" utili per noi Eritrofobici disperati :) Di conseguenza la tua esperienza è molto interessante (sebbene penso che l'autoabbronzante non faccia per me :P), anzi, se hai altri consigli sono bene accetti! Grazie.

    Una tua frase mi ha colpito: l'eritro ho sentito che si "calmera'" col tempo e la rassegnazione. Secondo me le cose non stanno proprio così, l'eritro si calmerà si ma a patto che tu faccia qualcosa per superarla, che tu decida di affrontare il problema lavorando su te stessa. Il semplice sederti sul bordo del fiume ed aspettare potrebbe implicare un'enorme quantità di tempo (perso): agisci, sii curiosa e sperimenta le tecniche e le soluzioni che ti ispirano, impara dagli errori e da coloro che già ci sono passai.
    Non rassegnazione, ma l'accettazione di quello che sei. E ci si può arrivare, fidati :)

    Buona notte,
    Giacomo

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  7. ciao ragazzi, anch'io soffro di questo incomprensibile problema...un nemico invisibile ed invincibile...purtroppo sono anni che ci combatto con pochi risultati...e ho capito che l'unica soluzione è cercare di camuffare il rossore e conviverci! le lampade è meglio evitarle, alla lunga invecchiano la pelle...ma gli autoabbronzanti pmi rendono di color arancione, veramente brutto! daniela, ne hai uno buono da consigliare che dia un colore naturale alla pelle?
    Buona fortuna ragazzi, Giuseppe

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  8. Ciao Giuseppe, si camuffare serve tantissimo oltre comunque ad una tua modifica di atteggiamento...però certo siamo obiettivi e diciamo che camuffare ci fa sentire più sicuri e quindi ci fa sperimentare molte tecniche...allora ti consiglio la marca, perkè per uomini e donne sono diversi...i nostri sono piu' oliosi rispetto a vostri...allora io ho preso la lancaster versione fmminile...prendi la tua tu ovviamente...costicchia sulle 25 euro...ma da un bel colore estivo...certo devi saperla applicare...ne metti un velo leggero e poi la rspalmi ogni oretta e mezza per scurirla man mano...al colore che vuoi poi fermati...ricordati poi di fare un piccolo scrub prima e di passarti la crema anche sul collo...funziona...per voi maschetti questo è l'UNICO rimedio...oltre giustamente, ad una modifica dei vostri pensieri...e dei miei !!!! ciao e se ti va fammi sapere...

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